Aspetti legali del test di paternità

padre La natura del test di paternità può essere duplice, a scopo informativo oppure a scopo legale. Vediamo quali sono le differenze fra i due tipi di test atti a svelare l’effettiva identità biologica del presunto padre.

Per ogni informazione e approfondimento sulle modalità di richiesta e di effettuazione di un test di paternità legale, vi invitiamo a visitare il sito web http://www.testdipaternita.me/.

Il test di paternità a scopo informativo

Questo test, che può essere eseguito attraverso dei tamponi salivari da apporre e strofinare nella parte interna della guancia al fine di prelevare saliva e cellule boccali da cui ricavare il DNA, non prevede il riconoscimento dei richiedenti che decidono di effettuare il test e da cui vengono prelevate le prove organiche. Per questa ragione il test informativo non ha alcun valore legale.

Se non si può seguire la procedura del tampone salivare per testare la paternità, è possibile sottoporre a perizia campioni quali capelli, gomme da masticare, mozziconi di sigaretta, ciucci, pannolini, etc…oggetti dai quali è possibile ricavare il DNA.

Il test di paternità legale


Questo tipo di test viene svolto nella stessa modalità dell’altro, seguendo metodologie con strumentazioni certificate ed accreditate in base alle normative ISO Europee, ma se ne differenzia per la procedura che, per avere validità legale ha bisogno che siano riconosciute le identità del richiedente e di chi si sottopone al test, e di un consenso sia scritto che verbale all’effettuazione dell’analisi genetica.

In questo modo il test può essere usato in un eventuale sede di giudizio ed in tribunale perché sono certificate le identità di tutti i soggetti coinvolti. Dopo aver ottenuto il consenso informato, uno specialista biologo esegue il tampone salivare per avere campioni organici, controllati e tracciati, al fine di assicurare che essi non siano né contaminati né manomessi.

Non ci sono differenze nell’esecuzione del test di paternità per uso legale e quello a scopo informativo. La sola distinzione riguarda la valenza giuridica da rispettare, che prevede il prelievo dei campioni previa verifica dell’identità delle persone che si sottopongono al test. A tal fine sono necessarie anche delle precise autorizzazioni.

Per dar seguito ad un test di paternità con valore legale è necessario che i campioni vengano raccolti in laboratori e strutture riconosciute, da personale qualificato, medici e specialisti che possano identificare i soggetti. Il biologo/medico che esegue i prelievi, se ne assume la totale responsabilità e si fa garante dell’autenticità dei campioni raccolti.


I documenti necessari all’esecuzione del test sono un documento di identità valido ed un consenso al prelievo, con una dichiarazione sottoscritta di essere a conoscenza della finalità del test.

Il test di paternità legale deve essere eseguito con la consapevolezza di entrambi i genitori. Se vi sono minori che devono sottoporsi al test di paternità a fini legali è necessaria anche l’autorizzazione di entrambi i genitori.

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