Cosa vedere a Varsavia

I primi monumenti che vedrete arrivando a Varsavia sono il Palazzo della Cultura e della Scienza, ovviamente non sono quelli più belli della popolare città polacca. Meglio dirigersi verso il centro storico perfettamente ricostruito, dove il turista si ritroverà racchiuso all’interno di un piccolo gioiello di facciate colorate, vicoli, antichi lampioni a gas e piazze nascoste.
Il vostro itinerario di scoperta, dovrebbe partire dalla Piazza del Mercato, dove si trova la Sirenetta (simbolo della città) e Piazza del Castello, luogo originario di Varsavia. Per un itinerario tranquillo fuori dal centro è consigliabile visitare la Strada Reale dove si possono raggiungere comodamente a piedi due parchi Wilanow e Lazienki, zona frequentata un tempo da Re e nobili.
La città di Varsavia è stata distrutta dai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale, per questo motivo la città vecchia che ammirate oggi è la versione ricostruita in maniera perfetta. Per trovare qualche bar e ristorante, recatevi alla Piazza del Mercato, dove non mancano i negozi di souvenir nei vicoli caratteristici e che permettono di tornare indietro nel tempo.
Una caratteristica da non sottovalutare è quella relativa ai nomi delle case “Del Leone”, “Del Basilisco” e “Dorata” solo per citarne alcuni. Nella piazza Castello invece è possibile ammirare la collezione di quadri con due opere di Rembrandt, mentre trionfa al centro della piazza la colonna di Sigsmondo. Merita una visita anche la Residenza di Wilanow, un palazzo realizzato in stile barocco e conosciuto come la Versailles Polacca.
Questo luogo incantevole è circondato da un parco grandissimo ed è uno dei complessi architettonici più belli in assoluto. La sua costruzione fu richiesta da Re Jan II Sobvieski, nonostante sia passato un sacco di tempo, gli affreschi, gli arredi e la galleria di quadri, sembrano riportare indietro nel tempo i turisti che visitano la zona.
Un’altra zona da non perdere è il Ghetto Ebraico di Varsavia, dove un tempo vivevano 400.000 ebrei suddivisi in morti di fame, malati e persone che non avevano più nessuna speranza. Per ricordare questo periodo terribile è stata creata la Via della Memoria, dove sono presenti 16 blocchi di granito, oltre al Monumento agli eroi del Ghetto, che rappresenta tutti gli uomini, donne e bambini che hanno dovuto subire dolori insopportabili.

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