Secondo quanto affermano gli ultimi aggiornamenti statistici, la stima preliminare dell’indice PMI composito per l’Eurozona per il mese di giugno 2017 ha deluso le attese dei principali analisti economico finanziari, giungendo a quota 56,6 punti e attestandosi così a 55,7 punti, rispetto al precedente dato di 56,8 punti. Nel dettaglio delle componenti del sondaggio, il PMI servizi scende invece a quota 54,7 punti dai precedenti 56,3 punti, e contro attese di consenso pari a 56,1 punti, mentre nel settore manifatturiero il PMI sale a quota 57,3 punti rispetto ai 57,0 punti di maggio (il consenso attendeva invece 56,8 punti), portandosi di conseguenza sui livelli più elevati degli ultimi due anni.
Sempre in tema di sondaggi PMI recentemente aggiornati con le ultime stime, e in relazione ai dati nazionali, sottolineiamo come in Germania l’indice composito sia diminuito di tredici decimi di punto percentuale rispetto a quanto non affermasse il dato di maggio, portandosi così a quota 56,11 punti contro attese di consenso degli analisti pari a 57,2 punti, mentre le sue componenti hanno mostrato un comportamento divergente: se infatti il PMI manifatturiero ha parzialmente sorpreso le attese degli analisti giungendo a quota 59,3 punti, il PMI servizi si è attestato a quota 53,7 punti contro aspettative di consenso degli analisti di 55,4 punti e rispetto al dato di maggio, che era pari a 55,4 punti.
C’è poi spazio anche per qualche aggiornamento macroeconomico che arriva dall’Italia, in cui la produzione industriale su base mensile, con l’aggiornamento del mese di aprile, ha mostrato un rientro dalla precedente contrazione del -4,3 per cento passando al -0,7 per cento mese su mese. Le vendite all’industria, invece, hanno mostrato una variazione negativa in aprile registrando un arretramento pari a -0,5 per cento mese su mese rispetto al precedente dato di +0,4, per cento su base mensile.
