Privacy: cosa fare se il dipendente di banca spia i nostri conti?

bancaDopo una infinita serie di polemiche e proroghe è finalmente arrivato il momento: il provvedimento del Garante della Privacy teso a tutelare la riservatezza dei clienti delle banche è entrato in vigore dallo scorso 30 settembre. I correntisti saranno quindi più tutelati sotto diversi punti di vista, e di conseguenza non sarà più necessario incaricare un investigatore privato Roma per banche affinché i diritti dei consumatori vengano riconosciuti!

Ma esattamente in quale contesto va ad inserirsi questa nuova misura? In soldoni, diversi correntisti ed un’ampia rosa di associazioni avevano sollevato la preoccupazione secondo cui il dipendente bancario, con i mezzi messi a disposizione in forza del suo lavoro, avrebbe potuto accedere ai dati sensibili dei clienti in maniera totalmente indiscriminata. Fino ad ora il dipendente avrebbe perciò potuto aprire in qualunque momento il suo terminale e accedere così ai dati e alle giacenze dei correntisti, ma dopo il provvedimento messo a punto dal Garante della Privacy le cose sono destinate a cambiare sensibilmente.

D’ora in avanti, infatti, le banche saranno tenute a registrare tutte le operazioni informatiche di ricerca effettuate dai propri dipendenti in materia di rapporti bancari dei clienti (indipendentemente dal fatto che queste ricerche vengano effettuate tramite sportello, via web o per mezzo di servizi call center). Qualora il numero di consultazione dati su uno specifico correntista dovesse raggiungere una soglia critica, l’istituto di credito sarà obbligato ad intervenire accertando la ragione che ha spinto l’impiegato ad effettuare quel dato numero di ricerche.

Con queste misure il Garante per la Privacy vuol evitare intrusioni o accessi ai dati sensibili dei correntisti in via del tutto ingiustificata: spiare i dati personali abusando del proprio lavoro non sarà più ammesso. E se l’impiegato bancario viene colto sul fatto, non ci sarà nulla da fare poiché la procedura potrà persino portarlo al risarcimento danni qualora l’intrusione ingiustificata dovesse venire acclarata!

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