I reclutatori di personale sono quei professionisti che trovano dipendenti adatti per i datori di lavoro. Ma… non trovano i candidati pubblicando annunci di lavoro, tanto è vero che a volte non pubblicano nemmeno annunci, ma seguono percorsi ben più definiti. Sempre più spesso, i reclutatori sollecitano segnalazioni dai dipendenti attuali e raccolgono commenti dai forum professionali e tra i profili LinkedIn di persone che non cercano lavoro. A volte, invece, i reclutatori cercano di attirare i migliori dipendenti dalle organizzazioni concorrenti, facendo headhunting.
Ebbene, tra le abilità dei reclutatori ci sono sicuramente quelle di analisi e di comunicazione. I selezionatori possono ad esempio compiere interviste per telefono o via Skype e utilizzare altre valutazioni per valutare i candidati in modo più oggettivo rispetto a domande da vecchi standard.
Ancora, un reclutatore può lavorare per una singola azienda o per un’agenzia di reclutamento. In un’agenzia di reclutamento, il reclutatore è un po’… come un venditore: stai cercando di convincere un’azienda a permettere di reclutare dipendenti per loro. Questo può essere impegnativo in un’epoca in cui si è tentati di risparmiare sulla commissione del reclutatore, e in un’epoca in cui in fondo basta inserire un annuncio su LinkedIn, Craigslist, o Indeed per poter trovare candidati anche piuttosto validi. Il tasso di crescita dell’occupazione è inoltre il più veloce nelle agenzie di lavoro interinale.
In ogni caso, i buoni reclutatori non avranno certamente difficoltà nel trovare un lavoro che faccia per loro, anche con lauti compensi. Infine, ricorda che anche se la maggior parte dei reclutatori è motivata dal denaro, devono anche essere appassionati e influenzati dal desiderio di generare valore per l’organizzazione e per i candidati scelti: svolgere bene il proprio lavoro per la propria azienda o per la propria agenzia di reclutamento è d’altronde il miglior modo per poter iniziare a stringere una relazione duratura.