Come funziona il laser

laserFin da quando è apparso il laser ha conosciuto una incredibile fortuna, alimentata dalla cinematografia e dalla letteratura, tanto che veniva definito esageratamente come il laser della morte, che può essere utilizzato in modo infallibile per distruggere satelliti e aerei, come suggeriva il programma di scudo anti-missili ideato da Reagan negli anni Ottanta. Tuttavia le potenzialità del laser sono tali che oggi viene considerato una sorta di panacea in ogni ambito, soprattutto in quello medico. Ma il laser è uno strumento particolare le cui peculiarità sono utilizzabili per le macchine industriali, in particolare modo per le macchine taglio laser.

. Il laser è sostanzialmente un punto di luce a temperatura molto elevata, che riesce a convogliare una estrema energia, con scarsa dispersione di calore, in un punto molto minuto. Per questo motivo il valore intrinseco del laser è la precisione, cioè la possibilità di agire in ambienti microscopici o di lavorare con particolari materiali la cui durezza richiederebbe l’utilizzo di materiali altrettanto duri per essere trattati (come la punta di diamante).

Come funziona il laser

Un laser a CO2 viene sfruttato per il taglio di precisione di lastre di vari materiali, quali la plastica, le fibre di vetro, il legno compensato, i metalli e le lamiere in particolare. Ma come funziona il laser? L’esempio può essere dato da un tipico laser al rubino, abbastanza comune, che conferisce la famosa luce rossa. L’energia fornita dal tubo di scarica spinge gli atomi di cromo creando in essi uno stato di eccitazione, che non è altro che un livello di energia molto particolare, nel quale gli atomi prendono una certa parte di energia sotto forma di calore, scendendo a uno stato definito “metastabile”. Alcuni degli atomi che si trovano in questa condizione cedono a loro volta energia, emettendo come contraltare ciascuno un fotone di luce (l’altra condizione materiale della luce, che come si sa ha natura doppia: di onda e di particella). Questi fotoni, avendo tutti esattamente la stessa lunghezza d’onda, provocano l’emissione di altri fotoni, creando un’ondata, è proprio il caso di dirlo, di luce estremamente coerente. Il raggio si forma a causa delle riflessioni che avvengono alle due estremità della barretta di rubino, dopodiché viene fatta uscire da una barretta semi-argentata posta all’estremità. Questa eccezionale capacità di diffusione della luce, la sua capacità di essere focalizzata in un punto solo ne fa uno strumento rivoluzionario che sembra trovare più di un ambito di applicazione e che ha portato a rivoluzionare molte industrie. Si pensi al passaggio “strutturale” proprio di concetto che c’è dal disco in vinile al CD o dalla vhs al DVD. Analoghe rivoluzioni sono state compiute tanto nella lavorazione dei materiali, quanto nell’impiego in discipline che necessitavano di questi passi avanti, per allargare le proprie frontiera: come l’ottica e la medicina.

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