Stando a quanto informa un recente studio presentato al congresso dell’American Heart Association dai ricercatori dell’Intermountain Medical Center Heart Institute di Salt Lake City, negli Stati Uniti, gli sbalzi della pressione sistolica possono essere molto pericolosi per l’organismo umano, almeno tanto quanto avviene con l’ipertensione.
Per arrivare a tale conclusione lo studio ha assunto in esame le cartelle cliniche di quasi 11.000 persone all’interno della maxi sperimentazione denominata ALLHAT (Antihypertensive and Lipid-Lowering Treatment to Prevent Heart Attack Trial). I pazienti coinvolti nel test sono stati sottoposti a sette misurazioni della pressione tra il 2007 e il 2011, e sono poi state monitorate le loro condizioni di salute per cinque anni.
I dati così raccolti e analizzati hanno dimostrato che la mortalità è più elevata nelle persone che nelle diverse visite, a distanza di tempo, hanno mostrato valori della pressione sistolica molto variabili, con differenze fino a 30-40 millimetri di mercurio.
“Il messaggio chiave di questo studio – ha spiegato sulla stampa il coordinatore, Brian Clements – è che avere la pressione fuori controllo per un certo periodo di tempo, oppure avere valori che variano notevolmente da una visita all’altra, può aumentare il rischio di infarto, ictus, scompenso cardiaco o renale, e perfino il rischio di morte”.
Ma cosa fare, allora? “L’appello ai pazienti è quello di fare tutto ciò che è in loro potere per controllare regolarmente la pressione arteriosa- ha aggiunto Clements – “Mangiate sano, fate sport, e prendete in modo regolare le medicine prescritte dal medico, perché ogni volta che la pressione è fuori controllo, siete a rischio”.