Un manager britannico ha suggerito ai propri dipendenti il suicidio, nel caso in cui non avessero raggiunto i propri obiettivi professionali. Un suggerimento, senza dubbio, shockante che non ha mancato di suscitare polemiche e ire nel Regno Unito. Vediamo insieme cos’è successo, e come si è conclusa la vicenda.
Come abbiamo anticipato, siamo nel Regno Unito e per l’esattezza nella cittadina di Haverfordwest: il folle suggerimento arriva da un manager della Tesco, ed è stato addirittura stampato su manifesti affissi all’interno dei negozi. Già, perchè la Tesco è una nota catena di supermercati,e ovviamente molta gente (e anche i dipendenti) passa lungo gli scaffali, le casse e i luoghi comuni.
Il manager incriminato avrebbe affisso questi manifesti per spronare i propri dipendenti a raggiungere obiettivi sempre più elevati. Ovviamente il gesto ha suscitato scalpore, indignazione e una marea di polemiche. Tanto che i vertici della Tesco hanno fatto da scarica barile, lasciando tutte le responsabilità al manager misterioso.
Quest’ultimo, dopo essere stato esposto alla gogna mediatica, avrebbe chiesto scusa e ritirato i numerosi poster aziendali. Le ragioni dello scandalo sono (ovviamente) stati resi noti: molte associazioni sono insorte contro il manager proprio perchè quest’ultimo inneggiava al suicidio. Un gesto davvero orribile e che non andrebbe mai assecondato. Per di più se associato al lavoro, ovvero una questione molto delicata a causa della crisi.
Non solo. La polemica che ha investito il manager ha coinvolto anche i dipendenti della Tesco. Questi ultimi hanno ottenuto le scuse del superiore, e l’eliminazione completa dei poster incriminati.
Ciò che lascia perplessi è, senza dubbio, la facilità con cui un manager possa suggerire il suicidio ai propri dipendenti. E per quale ragione? Per il mancato raggiungimento degli obiettivi aziendali, oppure per vendite poco esaltanti. Insomma, ragioni assolutamente banali. La prossima volta, però, cosa si inventerà il manager Tesco?