Continua l’opera di acquisizione dei grandi marchi italiani ad opera delle aziende d’oltre confine. Ultima arrivata in questo senso è la nota maison di moda che fa capo a Roberto Cavalli, che stando a quanto emerso nel corso di questi giorni sembrerebbe destinata a finire tra le mani dei russi. Nello specifico, le indiscrezioni trafugate dal magazine statunitense Wwd parlano di una cessione del 60% a favore della banca di investimento russa Vtb Capital; e le trattative sarebbero così avanti che Cavalli avrebbe già firmato una prima lettera d’intenti, il che gli permetterebe di correre avanti con l’accordo in maniera tale da concludere il tutto entro il mese di Ottobre.
In realtà erano già 5 anni che Cavalli mirava alla cessione di una quota del gruppo, anche se l’accentuarsi della crisi economica su scala globale ha poi fatto sì che gli acquirenti fossero sempre meno o che quanto meno offrissero somme non sufficienti per considerare concluso l’accordo. Cavalli aveva quindi tentato di aprire le porte al fondo italiano Clessidra e all’inglese Permira, mentre solo lo scorso giugno ci sono state delle trattative con il fondo di private equity del Barhein Investcorp.
Ma ora come ora la presenza di Vtp Capital sembra più certa di tutti i committenti che nel corso di questi mesi hanno avuto modo di susseguirsi nelle trattative con la maison di Roberto Cavalli.
Alla luce di ciò è ormai divenuto normale avere a che fare con marchi italiani che poi, nelle quote, di fatto, diventano di pieno dominio straniero: molti dei maglioncini, delle sneakers, degli accessori e dei prodotti che siamo soliti considerare italiani, in realtà, di italiano hanno ormai solo il nome e se vogliamo la storia che ha contribuito a renderli tanto celebri. Stessa condizione, del resto, che ritroviamo in molti altri comparti: dalla moda agli alimentari, passando per la bigiotteria, i vini e le ceramiche. E’ il mercato, bellezza!