La bulimia è un disturbo alimentare contraddistinto dall’abitudine ricorrente di mangiare una grande quantità di cibo, seguita all’uso di diversi modi (vomito o lassativi), per prevenire l’aumento di peso. Molte persone che soffrono di bulimia, soffrono altresì di anoressia nervosa.
Per quanto concerne le cause, si tenga conto che generalmente molte più donne che uomini soffrono di questo disturbo alimentare, che è ancora più comune nelle ragazze adolescenti e nelle giovani donne. La persona che ne è affetta di norma riconosce che il proprio schema alimentare è “anormale”, e potrebbe provare paura o senso di colpa negli episodi di abbuffata. La causa esatta della bulimia è sconosciuta. I fattori genetici, psicologici, familiari, sociali o culturali possono comunque svolgere un ruolo più o meno significativo, con la deduzione che, probabilmente, la bulimia è probabilmente dovuta a più fattori.
Per quanto attiene invece i sintomi, si sa che con la bulimia, il consumo di abbuffate può verificarsi più volte al giorno per molti mesi. La persona mangia spesso grandi quantità di cibi ipercalorici, in genere in segreto. Durante questi episodi, la persona sente una sorta di “mancanza di controllo” sul mangiare, e determinano una successiva fase di autodistruzione, che determina la rimozione di quanto mangiato al fine di prevenire l’aumento di peso.
In questo caso, subentrano comportamenti come il forzarsi a vomitare con metodi naturali, un esercizio eccessivo, l’uso di lassativi, clisteri o diuretici. Dopo questa fase, la persona trova spesso un senso di sollievo.
Le persone con bulimia hanno di norma un peso normale, ma possono comunque essere portate a ritenersi in sovrappeso. Proprio per questa normalità del peso, altre persone potrebbero non notare questo disturbo alimentare.
