Che cosa sono le microimprese

5 calculator-385506_1920 (1)Di PMI ne sentiamo parlare ormai da molti anni, per altro sappiamo tutti che sono il cuore dell’economia del nostro Paese, nel quale le multinazionali e le grandi aziende rappresentano solo una fetta della realtà imprenditoriale. All’interno delle PMI troviamo le microimprese, un concetto relativamente nuovo, che riguarda una realtà leggermente diversa rispetto alle piccole e medie imprese. Per capire cos’è una microimpresa dobbiamo concentrarci sul numero degli addetti, ma non solo.

Definiamo la microimpresa


Una microimpresa è un’attività imprenditoriale che coinvolge fino a 10 addetti, con un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro. Quindi nei fatti un libero professionista, che ha solo 3-4 dipendenti all’interno del proprio studio professionale, ma che fattura 4 milioni di euro all’anno, entra di diritto nel novero delle piccole imprese e la sua attività imprenditoriale non è una microimpresa. È importante notare che, anche se si afferma che le PMI rappresentano la maggior parte delle aziende italiane, non si sta parlando in modo corretto delle microimprese. Questo perché sono proprio queste ultime a costituire lo zoccolo duro delle PMI, il numero maggiore di imprese presenti nel nostro Paese. Stiamo parlando di una categoria ben definita e precisa, che conta in Italia oltre 3 milioni di aziende.

Ulteriori precisazioni

Il concetto di microimpresa è per altro stabilito per legge; le definizioni di micro, piccola e media impresa fanno infatti parte di precise raccomandazioni della Comunità europea, redatte nel corso del 2003, cui ha fatto seguito un decreto ministeriale italiano, nel corso del 2005. All’atto pratico una microimpresa può avere qualsiasi tipologia di forma giuridica. Lo stato patrimoniale non deve però superare i 175.000 euro e i ricavi ottenuti in un anno devono essere inferiori ai 350.000 euro. Da alcune ricerche è risultato che nel nostro Paese sono microimprese circa il 94% delle attività imprenditoriali italiane, che coinvolgono circa il 45% della forza lavoro.

La gestione finanziaria di una microimpresa

Quando si dà vita ad una microimpresa è comunque importante ragionare sulla futura gestione fiscale, in modo da cominciare subito con il piede giusto. In Italia sono varie le possibilità, a partire dal libero professionista di cui abbiamo parlato poco sopra, che può decidere ad esempio per l’adesione ad un regime forfettario, soprattutto nei primi anni della sua attività. Questo gli garantisce degli sgravi fiscali e maggiore facilità nella gestione di cassa e delle fatturazioni. Altre possibilità sono le varie tipologie di società, ricordiamo però che una microimpresa non può essere quotata in borsa, quindi le SPA sono da escludere se si decide di rientrare in questa categoria.

Le problematiche di una microimpresa

Quando si ragiona sulle problematiche di una microimpresa, per quanto riguarda il marketing, la formazione, la gestione finanziaria, non si deve dimenticare che questo tipo di questioni riguardano anche il potenziale successo della realtà imprenditoriale. Conviene quindi pensare di svolgere tutte le attività in modo corretto, cercando di costruire un programma di crescita aziendale, di predisporre una vision e una mission realistiche, di prefiggersi degli obiettivi, proprio come avviene con imprese di maggiori dimensioni. Solo così si può sperare nel successo della propria azienda, seppur piccola.

 

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