Il diritto tributario dopo la riforma del 2015

studio legaleDal momento in cui un cittadino è al tempo stesso un contribuente, può capitare che tra costui e il Fisco possano insorgere delle diatribe relativamente al pagamento dei tributi o alla compilazione di determinate cartelle. In casi di questo genere può rivelarsi di grande aiuto la figura dell’avvocato esperto nel diritto tributario, ovvero di un legale che si occupi di assistere e tutelare il contribuente in giudizio su diversi fronti, come ad esempio durante una denuncia mossa per aver commesso un reato tributario, ma anche durante una mancata emissione di fatture, durante l’impugnazione di una sanzione o ancora di una cartella di accertamento.

L’ambito del diritto tributario nel corso degli ultimi anni è stato coinvolto da un mare di novità, a partire dal decreto legislativo n.156/2015 che di fatto ha introdotto un nuovo modo di operare per quel che riguarda i casi di controversie: se la normativa precedente stabiliva che per controversie inferiori ai 20.000 euro si dovesse procedere tramite la disciplina della mediazione solo nel caso in cui gli atti venivano posti in essere dall’Agenzia delle Entrate, da quel momento in poi, invece, si è stabilito che lo strumento della mediazione sarebbe dovuto diventare quello di principale utilizzo anche per atti emessi da soggetti non per forza di cose riconducibili all’Agenzia delle Entrate.

Ma con la riforma del 2015 sono stati anche altri i cambiamenti introdotti. Tra questi si è stabilito che in caso di sentenza di pagamento a favore del contribuente, questa sentenza debba godere di una immediata esecuzione con delle somme erogate in subordinazione del versamento. Resta tuttavia intatta la possibilità per l’utente di evitare il versamento della garanzia in attesa che la sentenza passi in giudicato.

Inoltre la riforma del 2015 ha inserito nel processo tributario la facoltà di avvalersi delle cosiddette misure cautelari, possibilità che vengono concesse quando si ritiene che lo scorrere del tempo possa evolversi in una lesione definitiva dei diritti dei soggetti richiedenti tutela. Tuttavia se questa riforma ha sicuramente stravolto un po’ l’ambito del diritto tributario, è anche vero che nel processo tributario manca ancora la possibilità di introdurre la testimonianza e il giuramento con degli squilibri che tra parte pubblica e parte privata rimangono ancora evidenti.

Per districarsi tra le mille norme, non perdere di vista i cambiamenti introdotti e tutelarsi nel migliore dei modi soprattutto verso enti particolarmente aggressivi, avvalersi del supporto di un avvocato tributarista è senz’altro la scelta migliore da fare!

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