Nuovo vaccino per la meningite

Sarà presto disponibile un nuovo vaccino contro il meningococco che protegge meglio da questa malattia rara ma potenzialmente mortale. Sono già disponibili vaccini che proteggono dalle forme di batteri che possono portare alla meningite, ma la protezione completa richiede quattro o cinque iniezioni, in genere somministrate in momenti diversi dagli 11 ai 18 anni di età. La nuova versione “pentavalente” protegge da tutti e cinque i tipi di batteri che causano la maggior parte dei casi, e si completa in sole due iniezioni.

Ricordiamo che la malattia meningococcica è causata da vari tipi di batteri chiamati Neisseria meningitidis che possono essere diffusi attraverso la saliva. Molte persone portano il batterio nel naso o nella gola senza ammalarsi, ma a volte invade il corpo e può causare gravi malattie.

Le persone ammalate possono presentare un rigonfiamento del cervello chiamato meningite o infezioni del flusso sanguigno. In rari casi, le persone muoiono entro 24 ore o sopravvivono con disabilità a lungo termine. Un trattamento rapido può salvare la vita, ma i sintomi, come la febbre e il torcicollo, sono simili a quelli di un’influenza o di una COVID-19 e talvolta rendono meno urgente la richiesta di assistenza medica. Secondo il CDC, anche con un trattamento antibiotico tempestivo, da 10 a 15 persone su 100 muoiono e 1 su 5 sopravvive con disabilità.

Il nuovo vaccino, prodotto da Pfizer e chiamato Penbraya, è stato approvato dall’FDA la scorsa settimana. Un comitato consultivo indipendente ha formulato mercoledì la sua raccomandazione al CDC per l’iniezione. Il vaccino è approvato per l’uso in persone di età compresa tra i 10 e i 25 anni e protegge contro i gruppi di meningococco A, B, C, W e Y. Si tratta di una serie di due vaccini, da somministrare a distanza di 6 mesi l’uno dall’altro.

La riduzione del numero di iniezioni necessarie potrebbe migliorare la diffusione del vaccino. Una presentazione alla riunione del comitato consultivo dei CDC, tenutasi mercoledì, ha mostrato che solo il 30% dei diciassettenni riceve anche una sola dose di vaccino. Il nuovo vaccino ha dimostrato negli studi clinici di aumentare la risposta immunitaria, ma nel comunicato stampa Pfizer avverte che la vaccinazione con Penbraya potrebbe non proteggere tutte le persone da infezioni o malattie invasive.

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