Stando a quanto ricorda una recente indagine condotta da Federcoopesca e Confcooperative, gli italiani che tornano dalle vacanze preferiscono ricorrere al pesce per poter riallineare il proprio peso forma e condurre un graduale ritorno alla normalità. Tre italiani su quattro, afferma la ricerca, ritengono infatti che la dieta da rientro debba essere a base non solamente di frutta e di verdura, quanto anche di proteine nobili, contenute appunto nei pesci.
Effettivamente, i benefici dei pesci, soprattutto quelli light – come il nasello o l’orata – sono piuttosto evidenti. I pesci non solo permettono di ottenere un concreto supporto nel controllo del peso, quanto anche una buona mano per dormire meglio: in questo caso – sostiene una ricerca dell’Università norvegese di Bergen che ha testato positivamente gli effetti del consumo di pesce grasso sul sonno – bisogna puntare soprattutto sui cibi grassi, ricchi di vitamina D e di omega 3, che permetterebbero di contrastare i disturbi della qualità del sonno.
Ulteriormente, ricorda Federcoopesca, gli italiani consumano meno di 20 kg ogni anno di prodotti ittici, di cui solo il 15% ad alto contenuto di omega 3. Spesso, inoltre, la cattiva abitudine di consumare poco pesce si unisce alla cattiva abitudine di cucinarlo male. Per poter cucinare il pesce i metodi più indicati la bollitura, la griglia e il forno, tenendo in considerazione che gli omega 3 sono grassi instauri e instabili, e degradano facilmente se sottoposti ad una cottura prolungata.
Infine, ricorda Federcoopesca, i pesci più magri, con contenuto di grassi inferiore all’1%, sono nasello, orata, razza, gamberi d’acqua dolce, polpi.